LETTERA APERTA AI REGISTA
Con la presente l’Associazione Generici Italiani dello Spettacolo vuole sensibilazzàre
La categoria dei registi e degli attori inerente ai soprusi quotidianamente che subiscono i lavoratori generici del cine-audiovisivo.
Forse hanno dimenticato ciò che hanno subito durante la loro carriera sia come stagista che come aiuto prima di firmare un’opera.
Una volta che siete seduti su una seggiola con la scritta “Regista” o, per un attore avere un camerino con il proprio nome si dimentica il passato.
In genere ci si limita ad attestati di solidarietà, alla stretta di mano al lavoratore, al minuto di microfono, allo slogan lanciato a favore di telecamera, allo striscione ospitato sul palco. Però al premio, alla comparsata sul tappeto più o meno rosso, spesso non si rinuncia. Si tratti di un regista, di un attore, di un drammaturgo, di uno scrittore o di un intellettuale impegnato.
Non è compito della regia la scelta dei suoi personaggi generici come fa normalmenta un artista che sceglie i suoi colori?
Non possiamo che gridare tutto lo schifo che ci fa quel mondo pseudo-intellettuale e radical chic italiano che parla continuamente nei suoi film di “poveri” e di “soggetti deboli”, e che poi quando li incontra nella vita reale li snobba o, peggio, li schiaccia.
Da parte della maggioranza della classe dirigente dei sindacati c’è un silenzio preoccupante per la democrazia. Molte di queste persone sono costrette ad allinearsi al diktat dei Produttori ( ANICA, APA ,APE), . Chi tace di fronte a una situazione così grave diventa complice di questi sistemi.
Vista a posteriori certamente sì. È stata utilizzata la buona fede dei lavoratori che chiedevano un vero cambiamento, salvo poi fare il contrario di ciò che era stato promesso.
Sui set dopo aver fatto il proprio lavoro e aver rispettato come da C.C.N.L. l’orario di lavoro, il responsabile del set su indicazione del regista chiede di prolungare l’orario, il tutto viene discusso solo con pochi addetti, senza chiedere a tutti i lavoratori se sono d’accordo oppure no ( normalmente gli straordinari non vengono retribuiti).
Abbiamo ricevuto segnalazioni da lavoratori che lamentano la mancata risposta da parte della società alla semplice domanda circa la data dei pagamenti.
I tempi previsti dai contratti citati non possono superare la settimana, definita essa come termine massimo non come modalità normale. La modalità normale prevederebbe il compenso alla fine della prestazione, giornaliera o plurigiornaliera ( chiaramente sempre con limite massimo della settimana). Tali limiti sono, purtroppo molto spesso, abbondantemente superati.
Ai lavoratori generici non viene consegnato il contratto d’ingaggio, però viene chiesto la foto copia del documento vietato dalla privacy.
A fronte di quanto su esposto ricordiamo che l’art. 22 – Modalità di pagamento del CCNL Generici, prevede l’effettuazione del bonifico bancario o postale ( per chi non disponesse di c/c bancario) il giono dopo il termine della prestazione.
Porto a conoscenza con la presente che sull’ elenco troupe deve comparire la nuova figura Co-ordinatore di AOSM, In quella casella compare spesso un Capogruppo, che peraltro risulta essere pensionato e/o invalido: costui non viene denunciato presso l’Ufficio del Collocamento del Lavoro, anzi, spesso e volentieri viene citato sulla lista della troupe e anche sui titoli di coda. Che tutto questo avviene sono in molti a saperlo: Organizzatore, Direttore di Produzione, Amministratori, Coordinatore di Produzione , Regia e Aiuto regia, infatti, non possono non saperlo. O crediamo che per disattenzione non ne siano consapevoli, oppure hanno interessi personali cosi forti che si circondano di tali figure al limite della legalità.
E’ diventato prassi normale che il Coordinatore e/o Services si fa pagare dal lavoratore per l’iscrizione e/o rinnovo dell’archivio fotografico somme di denaro.
Per i Registi e Attori, tutto questo non vale perché i loro compensi sono già stati assegnati come da presentazione del progetto sopra la linea.