Cari colleghi e colleghe, ci scusiamo se vi intratteniamo per qualche minuto ma crediamo sia necessario portare a conoscenza che, per la prima volta, un nostro collega, “PAPI”, lavoratore di film e fiction, si presenta come candidato alla Regione Lazio, con il Polo Progressista per Donatella Bianchi Presidente, soprattutto per portare a conoscenza tutte le problematiche inerenti il settore del “cineaudiovisivo” e di conseguenza quelle dei lavoratori che ne fanno parte
PUNTO PROGRAMMATICO
L ‘AGI – associazione generici italiani dello spettacolo sostiene alle prossime Elezioni Regionali del Lazio il suo iscritto GIAN PAOLO PAPI, candidato con la lista civica “POLO PROGRESSISTA” per DONATELLA BIANCHI PRESIDENTE” che si sosterranno IL 12 ED IL 13 FEBBRAIO 2023.
I punti programmatici della campagna elettorale sono seguenti:
A) ripristino dell’Ufficio di Collocamento certificato presso la Regione Lazio dimodochè le produzioni e tutti i lavoratori, previa formazione professionale gratuita, siano “accreditati” ed abbiano la possibilità di usufruire di tutti i diritti (per es.agevolazioni) che la Regione offre;
B) rideterminazione del ruolo delle cosidette “film Commission”:
1) formazione di tutti i lavoratori sulla Legge 81/08 (sicurezza sul lavoro).
2) formazione di “primo soccorso” (uso del defibrillatore che dovrà essere obbligatorio in ogni luogo di lavoro)
3) “riassicurazione integrativa” di ogni lavoratore del cine-audiovisivo (poiché tuttora il massimale Inail è di centomila euro sarebbe doveroso innalzare il massimale ad un milione di euro)
4) rilancio imprescindibile degli stabilimenti cinematografici (come per es.Cinecittà) e ripristino dell’obbligo di costruire il 30% dell’immagine di un prodotto filmico in un “Teatro di Posa” al fine di evitare la “delocalizzazione” con conseguente promozione dell’artigianato
5) usufrutto gratuito di un “ufficio di rappresentanza”, escluse le utenze, da parte delle produzioni accreditate presso la Regione Lazio.
6) eliminazione del cosidetto “dumping” fra film commission, cioè la società di produzione, dopo essersi accreditata presso la Regione Lazio e richiedente i servizi offerti dalla menzionata Regione, non potrà richiedere ulteriori fondi in caso dovesse operare in altra Regione per lo stesso prodotto filmico.
7) Deve essere istituito il “Repertorio delle imprese di Produzione” che ricevono i contributi ed il “bollino verde” solo a chi paga puntualmente, rispetta il contratto stipulato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, presenta il DURC in regola e rispetta i minimi di troupe
8) riutilizzo di tutti gli spazi risultanti in disuso (ex caserme, rimesse o depositi Atac, Cotral…) come campo base per i mezzi di trasporto cinematografici.
Per quanto riguarda la “CERTIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI” la Regione Lazio deve essere l’unico promotore affinchè tale requisito sia imprescindibile e riconosciuto per poter lavorare anche al di fuori del suo territorio come è indicato dalla Legge Europea del 14 Gennaio 2013
(G.U. n.22 del 28-01 2013).
Tale progetto che sarà la base della campagna elettorale potrà essere finanziato con i cosidetti “FONDI DELLA FILM COMMISSION” che oggi vengono elargiti alle società di produzione che lavorano nel territorio inerente la Regione Lazio. Inoltre i “FONDI DELL’ADDIZIONALE REGIONALE” (trattenute sulla busta paga del lavoratore) devono confluire nei “FONDI DELLA FILM COMMISSION”, così da creare un Fondo Unico finalizzato a sostenere non solo la precarietà del lavoratore ma anche la sicurezza in ogni ambito (sociale, economico ed assicurativo).