Provvedimento per legge inerente il settore del CINEAUDIOVISIVO
Gentile sig. Presidente,
i cittadini che si qualificano come lavoratori dello spettacolo chiedono un provvedimento di legge cosi articolato:
1) Pubblicare su siti informatici di pubblico accesso il preventivo del piano di lavorazione ed il consuntivo di tutte le produzioni che vengono finanziate attraverso soldi pubblici (MIC, Rai, Rai Cinema, Regione, Comuni, Fondi Europei ecc.).
2) Cancellare dall’elenco dei fornitori RAI le società finanziate con denaro pubblico che delocalizzano all’estero senza rispettare i dettami previsti dal copione e dalla sceneggiatura.
3) Inserire nei capitolati d’appalti le clausole che obblighino in solido appaltanti, appaltatori, compresi i sub-appalti, rispetto ad eventuali crediti di lavoro insoluti ed ogni titolo dovuto (retribuzioni, contributi, cessioni di diritto) fino al raggiungimento dei termini di prescrizione.
4) Istituire un comitato di vigilanza composto da rappresentanze di lavoratori del settore cineaudiovisivo affinché vigili su tutti i finanziamenti pubblici.
5) Nel momento in cui sarà saldato il finanziamento, lo Stato od il soggetto pubblico finanziatore tratterrà la somma equivalente, sulla base della rendicontazione ricevuta, comprensiva di eventuali interessi dei contributi omessi e delle competenze non liquidate.
6) Lo Stato od il soggetto pubblico finanziatore dovrà inoltre estinguere i crediti dei lavoratori.
7) Dopo cinque anni dalla realizzazione tutti i prodotti, creati con finanziamenti pubblici od europei, dovranno diventare di proprietà dello Stato, che ne diviene cosi produttore ed editore in ultima istanza.
8) Va posto l'obbligo di allegare le comunicazioni INPS e INAIL ai contratti di noleggio dei mezzi tecnici ed alla richiesta di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico.
9) È necessaria una Legge Nazionale di riordino del settore cine-audiovisivo per il coordinamento delle attività regionali, anche riguardanti le “Film Commission”, per utilizzare le regole in campo nazionale del cine-audiovisivo.
10) È importante estendere, a tutto il territorio nazionale, la gratuità delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico finalizzato alle riprese cine-audiovisivo.
11) Deve essere ripristinato l’obbligo di costruire il 30% dell’immagine di un prodotto filmico nei cosidetti teatri di posa. Ciò eviterebbe la delocalizzazione ed incentiverebbe di gran lunga i mestieri artigianali.
12) Va ripristinato l’uso da parte delle Istituzioni (Mic, RAI, RAI Cinema, Regione, Comuni, Fondi Europei, etc.) del controllo delle liberatorie di tutti i componenti (Troupe e Generici) per la garanzia dell’ottenimento del bonifico inerente i rapporti di lavoro prima dell’uscita del film o della fiction.
13) È indispensabile vietare l’uso diretto od indiretto di autovetture, con annesso autista, per l’uso scenico in film, fiction o altro prodotto, delle forze armate (carabinieri, polizia, finanza, esercito, ecc.).
14) Per ciò che concerne il cumulo tra contratto a tempo determinato ed a tempo indeterminato si considera quanto previsto dall’art. 53 D.Lgs n. 163/2001, nonché ogni disposizione che regola l'incompatibilità ed il divieto di incarichi esterni per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. L'art.1 al comma 2° del medesimo decreto stabilisce che "il soggetto lavoratore dichiara di non avere in corso altri rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato con enti e/o soggetti pubblici, di qualunque natura e in qualsiasi ambito territoriale essi siano: dichiara altresì di non avere in corso rapporti di lavoro subordinato o parasubordinato con altre aziende private ed in particolare con emittenti radiotelevisive;
15) Le produzioni cine-audiovisive, nei casi di programmi con la presenza in studio del pubblico, sono tenute ad assumere un numero di lavoratori “Generici/Figuranti“ dello spettacolo in misura pari agli invitati;
16) È urgente ripristinare la “Lista Unica Nazionale dello Spettacolo” prevista dal D.P.R. n° 2053 all'art. 63 art.1 comma, presso l’Ufficio dell’ impiego.
17) Per evitare di perdere il diritto alla "pensione contributiva" ed usufruire così di quella "sociale" tutti i contributi pensionistici (ENPALS, ENASARCO, AUTONOMI....) vanno riuniti in un' UNICA CASSA PENSIONISTICA grazie al CODICE FISCALE.